Temistocle Martines: il più grande costituzionalista italiano è stato un messinese!

Temistocle Martines nasce a Messina nel 1926, figlio di Giuseppe (ingegnere) e Concetta Lombardo (nipote di Ettore Lombardo Pellegrino, giurista e parlamentare). Si laurea con una tesi in Diritto romano in Giurisprudenza a Messina nel 1948. Inizia subito a svolgere attività di ricerca come volontario presso l'università di Catania. Segue il suo maestro Paolo Biscaretti di Ruffia a Pavia. Dal settembre 1951 lavora presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, come vice segretario nel direttivo dei servizi spettacolo, informazioni e proprietà intellettuale, fino al dicembre 1954. Insegna per quasi trent'anni alla facoltà di Giurisprudenza di Messina, dapprima Diritto costituzionale, ma poi anche Contabilità di Stato e Diritto pubblico regionale.

LA CARRIERA: Insigne costituzionalista, fonda a Messina una delle più importanti scuole giuspubblicistiche nazionali ed europee. Professore ordinario dal 1963, è tra i fondatori della facoltà di Scienze politiche a Messina, di cui diventa preside succedendo al cognato Lorenzo Campagna, illustre civilista prematuramente scomparso. Nel 1981 diventa preside di Giurisprudenza, sempre a Messina, incarico che mantiene fino all'ottobre 1982. A novembre lascia la sede messinese per trasferirsi alla facoltà di Giurisprudenza dell'università La Sapienza di Roma. Nel novembre 1983 viene chiamato a dirigere l'Istituto di studi per le regioni del Consiglio nazionale delle ricerche, carica che manterrà fino alla sua morte. Nel novembre 1995 viene eletto alla presidenza dell'Associazione italiana dei costituzionalisti. È per molti anni presidente della sezione messinese di Italia nostra e per una breve parentesi (dal maggio '85 al novembre '87) diventa anche consigliere comunale come indipendente di sinistra. In occasione del referendum del 1993 sulla legge elettorale si schiera per il mantenimento del sistema proporzionale. È stato tra i fondatori dei comitati per la Costituzione, promossi da Dossetti.  Muore il 2 giugno 1996, dopo una lunga malattia, nella sua città natale, lo stesso giorno in cui la Repubblica compiva cinquant'anni.

LE OPERE: Ha scritto praticamente su tutti gli aspetti del diritto costituzionale ed è stato autore di fortunati manuali universitari. Le sue Opere sono ora raccolte in quattro volumi (Milano, 2000, Giuffrè). È conosciuto per il suo manuale di Diritto costituzionale (Giuffrè), e per il Codice costituzionale (2002, Laterza). Utilizzati anche Diritto pubblico (Giuffrè) e Lineamenti di diritto regionale, scritto insieme a Antonio Ruggeri e Carmela Salazar (Giuffrè).

LA FACOLTÀ:  La facoltà di Giurisprudenza di Messina è tra le più prestigiose della Sicilia. Qui si laurearono alcune delle più grandi personalità della classe dirigente siciliana e nazionale. Fu la prima facoltà ricostruita dopo il terremoto del 1908. Tra i docenti si sono succeduti personaggi illustri come Vittorio Emanuele Orlando, considerato il fondatore del diritto costituzionale in Italia, a Gaetano Silvestri, giudice della Corte costituzionale. Martines non fu mai iscritto a un partito, e per ricompensa non rivestì mai gli uffici pubblici che i signori di partito dispensano ai fedeli. Le sue cariche erano tutte accademiche: preside di facoltà, direttore dell'Istituto di studi sulle regioni del Cnr, presidente dell'Associazione dei costituzionalisti italiani. L'università era la sua casa, i suoi allievi la sua seconda famiglia. Tanto che nel testamento divise fra loro la propria sterminata biblioteca, affinché ciascuno ne conservasse un ricordo tangibile. Ma quella abitata da Martines era un'altra università, anche se dalla sua morte sono passati meno di tre lustri. Lui venne a insegnare alla Sapienza di Roma perché a quel tempo le "chiamate" si decidevano in base alla competenza, non all'appartenenza. Ora funzionano come al supermercato: un premio di fedeltà per i clienti affezionati.

(Testo preso da "Il Sole 24 ore" e scritto da Michele Ainis)
(foto in alto a sinistra: la Piazza a lui dedicata nella sua città natale di Messina)

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